Prefazione – 2023
Prefazione Un magazine “contemporaneo” si nutre di dinamismo e vitalità, percepisce al volo gli input delle lettrici e dei lettori, si trasforma dando sempre il meglio. Insomma,...
Prefazione Un magazine “contemporaneo” si nutre di dinamismo e vitalità, percepisce al volo gli input delle lettrici e dei lettori, si trasforma dando sempre il meglio. Insomma,...
di Ilaria Persello Lo scorso Gennaio, Palazzo Medici Riccardi di Firenze ha ospitato due convegni sui segreti del caffè e del vino, organizzati dall’Associazione Consonanze...
di Nicoletta Arbusti Louis-Constant Wairy (1778 – 1845) primo valletto di camera di Napoleone Bonaparte, nei suoi “Memoires de Constant, premier valet de chambre de...
di Ilaria Persello In principio fu l’acciuga Le acciughe nuotano in grandi banchi, e, generalmente, non si allontanano molto dalla costa. Proprio per questo erano oggetto di pesca...
Scorrendo il ricettario scritto da Gavio Apicio nel I sec. d.C., il celebre trattato De Re Coquinaria (L’Arte Culinaria, in dieci libri), il lettore è colpito dal fatto che, a...
Ultimo libro di Franco Banchi tra saperi e sapori È uscito nelle scorse settimane l’ultimo libro di Franco Banchi, Invito a cena con filosofo. 15 grandi del pensiero a...
Chi di noi si e’ mai chiesto di che colore siamo? Per amor del vero e come Socrate insegna riconosco sempre la mia ignoranza per avere la possibilita’ di conoscere. Lo...
Luca Galantini e Marco Maldera Quali sono e cosa rappresentano le materie prime quando si tratta di tematiche alimentari? Qual è il loro ruolo nello scenario...
A Firenze la tradizione culinaria è… casalinga di Nicoletta Arbusti Thomas Harris scrive nel suo celebre libro Hannibal, al Capitolo 27: “In Piazza Santo Spirito, vicino alla...
di Nicoletta Arbusti Giornata di sole, dalla dolce temperatura, come dolce è il sapore dei biscottini che mi offre Massimo Bocus, Executive Sous Chef e Direttore degli Studi...
Continua il mio racconto sul vino ed inizio con l’esame visivo. Passiamo pure all’esame visivo del vino che permette di capire come sono state la vinificazione e la...
di Ilaria Persello
Lo scorso Gennaio, Palazzo Medici Riccardi di Firenze ha ospitato due convegni sui segreti del caffè e del vino, organizzati dall’Associazione Consonanze e dalla rivista online Dichecibo6?magazine, con il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze. Gli incontri sono stati presentati dalla Dott.ssa Nicoletta Arbusti, psicologa, Presidente dell’Associazione e introdotti dal Prof. Franco Banchi, giornalista e scrittore, Direttore della rivista.
L’associazione culturale non profit e la rivista, nate con fini divulgativi e di ricerca, da anni si occupano di cibo e psicologia con approccio multidisciplinare, anche attraverso l’organizzazione di eventi dedicati a indagare gli atti quotidiani, di cui il caffè e il vino fanno sicuramente parte.
Durante il primo incontro, che si è svolto il 12 gennaio, si è parlato di “Caffè: uso ed abuso tra storia e salute”. Relatore dell’incontro il Prof. Alfonso Lagi, ex-Primario Medicina Interna, ex-Direttore del Dipartimento Medicina d’Emergenza presso l’Ospedale S.M Nuova a Firenze.
Il professor Lagi non si è limitato a tracciarne la storia, ma ha introdotto alla scoperta del caffè che accompagna la vita quotidiana e nasconde interessanti implicazioni psicologiche e sociologiche, che riguardano anche la sfera del gusto e sono connesse all’ambito della salute. Per questo motivo si sono riunite intorno al tavolo del convegno tutte quelle competenze utili a descriverne tutte le sfaccettature, le emozioni, le origini, la fisiologia e la chimica di una bevanda tanto amata. Infatti non sono solo medicina e chimica abilitate a spiegare cosa succede quando beviamo un bel caffè. Il rito del caffè si muove sulla sottile linea tra gusto, cultura, scienza, convivialità e molto altro. In sostanza l’universo che ruota intorno al caffè coincide con la stessa arte di vivere, perché, come diceva il grande Edoardo De Filippo “Io, per esempio, a tutto rinuncerei, tranne a questa tazzina di caffè”.
Il secondo incontro, il 19 gennaio, ospitato a Palazzo Medici Riccardi, sempre introdotto da Arbusti e Banchi, aveva come relatore l’Avv. Paolo Baracchino, avvocato e giornalista, Fine Wine Critic, Sommelier AIS, Membro del Grand Jury Européen du Vin, critico del vino di fama internazionale. Vi hanno partecipato numerosi esperti del settore, cultori del vino ed anche tanti appassionati e curiosi.
Il convegno verteva sui segreti del vino, con l’accattivante titolo “Il vino: ricordi di esperienze sensoriali”.
Il vino, come sottolineato da Baracchino, è una creatura viva: dalla vite all’imbottigliamento cambia continuamente, sempre seguendo una sua armonia e non finisce mai di “costruirsi”. Non è un prodotto semplicemente da consumare, ma da conoscere in profondità. È un meraviglioso universo.
L’Associazione Consonanze e la rivista Dichecibo6?Magazine sono sempre molto attente al nesso tra psicologia personale e tutti i molteplici fattori che accompagnano il mangiare ed il bere. Per questo, parlando nello specifico del vino sotto l’aspetto visivo, olfattivo e gustativo, grazie ad un grande esperto del settore, hanno permesso di approfondire una ‘memoria’ che molti non sanno di avere. Nell’occasione – come hanno sottolineato Arbusti e Banchi – si è spaziato anche sui legami che il vino ha con molteplici sfere della nostra vita, visto che le incrocia tutte, compreso quella musicale, emozionale ed artistica, filosofica. Centrale nel convegno la “testimonianza” dell’Avvocato Baracchino. Più che una lezione si è trattato di un “atto di amore” verso il vino. Associando ogni spiegazione alla sua smisurata esperienza professionale, che lo ha portato a viaggiare nelle cantine di mezzo mondo, ha trasmesso il piacere puro di trovarsi dinanzi ad un calice di vino, esperienza sempre unica ed irripetibile. Dall’incontro è scaturita una vera e propria educazione socratica al vino, invitando i presenti a non aver paura di esplorare tutti i piaceri dell’approccio multisensoriale. Questo affinamento parte da doti e capacità innate, ma è sicuramente allenabile. Le tante domande dei presenti sono state la dimostrazione del vivo e crescente interesse per un avvicinamento consapevole al vino. Il bere diventa dunque un’arte: piacere, misura, sensibilità, meraviglia e convivialità devono rincorrersi allo scopo di alzare al cielo un vero e proprio inno al vino.
Come dice la poetessa Alda Merini: “A me piacciono i calici di vino profondi, dove la mente esulta”.