Prefazione – 2023
Prefazione Un magazine “contemporaneo” si nutre di dinamismo e vitalità, percepisce al volo gli input delle lettrici e dei lettori, si trasforma dando sempre il meglio. Insomma,...
Prefazione Un magazine “contemporaneo” si nutre di dinamismo e vitalità, percepisce al volo gli input delle lettrici e dei lettori, si trasforma dando sempre il meglio. Insomma,...
di Ilaria Persello Uno sguardo all”alimentazione “a quattro zampe” Secondo una stima di Coldiretti, riportata qualche tempo fa da Il Sole 24Ore, il 60% di chi ospita animali...
di Ilaria Persello Che cos’è un Bauerngarten? In Alto Adige capita spesso di fermarsi ad ammirare i piccoli appezzamenti di terra coltivata accanto alle case. A metà strada tra un...
Jazz: anche il cibo suona di Franco Banchi Non tutti sanno che l’UNESCO dal 2011 ha scelto il 30 Aprile come giornata mondiale del Jazz per celebrare questo...
di Anna Cafissi L’Iliade e l’Odissea sono certamente i più antichi poemi della letteratura occidentale. Furono composti in Grecia durante i “secoli bui” che seguirono alla...
di Franco Banchi La nuova Atlantide è un racconto utopico incompiuto, scritto da Francesco Bacone nel 1624 e pubblicato postumo nel 1627. Bacone in questa opera narra di un...
di Ilaria Persello Lo scorso Gennaio, Palazzo Medici Riccardi di Firenze ha ospitato due convegni sui segreti del caffè e del vino, organizzati dall’Associazione Consonanze...
di Nicoletta Arbusti Louis-Constant Wairy (1778 – 1845) primo valletto di camera di Napoleone Bonaparte, nei suoi “Memoires de Constant, premier valet de chambre de...
di Ilaria Persello In principio fu l’acciuga Le acciughe nuotano in grandi banchi, e, generalmente, non si allontanano molto dalla costa. Proprio per questo erano oggetto di pesca...
Scorrendo il ricettario scritto da Gavio Apicio nel I sec. d.C., il celebre trattato De Re Coquinaria (L’Arte Culinaria, in dieci libri), il lettore è colpito dal fatto che, a...
Ultimo libro di Franco Banchi tra saperi e sapori È uscito nelle scorse settimane l’ultimo libro di Franco Banchi, Invito a cena con filosofo. 15 grandi del pensiero a...
di Ilaria Persello
Uno sguardo all”alimentazione “a quattro zampe”
Secondo una stima di Coldiretti, riportata qualche tempo fa da Il Sole 24Ore, il 60% di chi ospita animali domestici spende mensilmente tra i 30 e i 100 euro. E, se solo il 22% spende meno di 30 euro mensili, secondo l’Eurispes il 18% di chi ha un animale gli dedica un budget dai 100 a più di 300 euro al mese. Sono cifre di tutto rispetto. Infatti il cibo per animali grava complessivamente sui bilanci delle famiglie italiane per circa 3-4 miliardi. Non solo in cibo, anche se questo occupa una consistente fetta del 57%. Questa cifra quasi raddoppia se si aggiungono le spese veterinarie (26%) e il budget in continua crescita per lettiere, antiparassitari ecc.
Nelle case degli italiani trovano ospitalità circa 10 milioni di gatti, poco più di 8 milioni di cani, 13 milioni di uccelli, 30 milioni di pesci, circa 2 milioni di piccoli mammiferi e, più o meno, 1,5 milioni di rettili.
Riempire le ciotole dei nostri amici animali (presenti in Italia in una famiglia su tre) costa sempre di più, con un rincaro annuale che sfiora il.10%.
Per questo molti proprietari di cani e gatti, che rappresentano la stragrande maggioranza dei pet, cioè degli animali da compagnia, cercano sempre più un’alternativa al cibo industriale, sia ai croccantini che alle bustine/scatolette.
I quasi 20 milioni di cani e gatti che hanno acquisito lo status di membri delle famiglie con cui convivono. Se l’aspettativa di vita dei nostri amici a quattro zampe è aumentata notevolmente è stato anche grazie alla maggiore sensibilità dei proprietari, al miglioramento delle cure veterinarie e ad una alimentazione più appropriata. Proprio l’alimentazione riveste un ruolo sempre più importante nel mantenimento di salute e benessere degli animali da compagnia nel corso della loro vita.
Una corretta e bilanciata alimentazione per i nostri amati animali, oltre che una necessità primaria, è anche una forma di prevenzione da alcune malattie e disturbi metabolici dei nostri amici a 4 zampe. Ma cosa dare da mangiare? I nostri animali domestici, soprattutto I cani, sono sempre affamati, sia per la loro natura di predatori che per disturbi alimentari da stress o disagio psicologico. Anche se, a volte, siamo tentati ad abbondare con le porzioni per renderli felici, è sempre buona norma non esagerare e sapere precisamente cosa possono mangiare, tenendo sempre comunque in considerazione la razza, l’età, il sesso, il peso e lo stato psicofisico dell’animale. Cosa mangiano I nostri pet? Innanzitutto, tra i cibi che sicuramente vanno bene, e che quindi dobbiamo cercare anche quando si tratta di scegliere le migliori crocchette o il miglior ci o umido, troviamo la carne e il pesce.
Possono consumare ogni tipologia di carne (bovina, ovina e suina) per rifornirsi di proteine ed energie, quindi tocca a noi capire quali di queste carni scegliere all’interno anche degli alimenti già pronti, seguendo il gusto del tuo pet, evitando gli insaccati, poiché contengono grassi e sali aggiunti, non indicati per l’alimentazione animale. Il pesce, invece, è un ottimo alimento ricco di Omega 3, utile a prevenire forme di artrite, regolare il metabolismo e contrastare efficacemente l’obesità del nostro caro amico a 4 zampe. Sarebbe sempre opportuno aggiungere ogni tanto questo alimento nelle crocchette, nella dieta specifica indicata dal veterinario o, semplicemente, aggiungendolo tramite appositi integratori per cani o gatti. Né la carne di pollo, né il filetto di maiale, né tantomeno i nostri avanzi sono sufficienti per la loro dieta quotidiana. Nonostante fattori quali la ormai lunghissima convivenza con l’uomo, gli allevamenti di razze specifiche e il cambiamento delle sue condizioni di vita, la loro fisiologia è ancora come quella dei loro antenati: i lupi è I grandi felini, animali che devono cacciare e uccidere altri animali e, di norma, divorano le interiora. Le sostanze nutritive essenziali infatti non si trovano solo nella carne dei muscoli, ma anche in questi organi interni. Addirittura, non scartano neppure le ossa e il contenuto dello stomaco delle prede. Un questo modo ottengono importanti oligoelementi e vitamine. Diversamente dai gatti, il cane non è un animale esclusivamente carnivoro. Idealmente, la sua alimentazione dovrebbe includere anche elementi vegetali. Ciò che lupi e grandi felini mangiano in natura andrebbe preso come riferimento per un’alimentazione corretta dei nostri animali domestici, scegliendo un cibo umido o secco che presenti la carne al primo posto tra gli ingredienti e che abbia, se necessario, la giusta dose di componenti vegetali selezionati. Che cosa è meglio mettere nella ciotola dei nostri pet? Partiamo ovviamente dal cibo più pratico (non sempre più economico): le crocchette, disponibili dovunque, dai supermercati ai negozi specializzati, alle farmacie oppure su internet. Il primo passo da compiere, in ogni caso, è quello di leggere l”etichetta, controllare se ci sono additivi e conservanti e la percentuale di proteine contenute (i prodotti migliori hanno una percentuale di proteine intorno al 30%). Occorre dare un’occhiata alla percentuale di carne (o pesce) e verdure fresche. La percentuale di ceneri grezze deve essere molto inferiore al 7%. Da alcuni anni sono comparse anche crocchette bio. Le crocchette sono pratiche, si conservano a lungo e sono facili da trasportare. Sono inoltre bilanciate nei nutrienti. Basta solo seguire le indicazioni e le dosi che variano secondo il peso dell’animale, offrendo variazioni per patologie, età o esigenze particolari. Tra gli svantaggi si annovera soprattutto l’aumento della sete (deve essere sempre lasciata una fontanella o una ciotola d’acqua a disposizione).
Quanto detto per le crocchette vale anche per il cibo umido in scatolette o bustine. La differenza fondamentale è che i bocconcini, sia di carne che di pesce,, sono morbidi e accompagnati da una salsa, un brodo o una gelatina. A volte sono accompagnati da piccole quantità di riso, verdure o frutta. Risultano, in genere, assai gradite, ma ogni animale ha gusti ben definiti e difficilmente modificabili. Anche qui la raccomandazione principale è quella di non eccedere con il cibo.
Simili al cibo secco o umido sono anche i cosiddetti superfood: snack, biscotti o bustine varie. Sono da utilizzare soltanto come premi e gratificazioni. Oppure per reali necessità di integrazione alimentarie o bisogni specifici. In ogni confezione è riportata la giusta quantità da somministrare. Quando possibile, preferire gli snack più “naturali” come pesce, pollo o manzo essiccati.
Una nuova, o, meglio, vecchia tendenza è quella della cucina casalinga per cani e gatti, un’alimentazione realizzata utilizzando gli stessi ingredienti che entrano nelle nostre ricette preparati in altro modo. Non si tratta, come accadeva un tempo, di cucina degli scarti, ma prevede, sia cibi crudi che cotti, secondo precise proporzioni (70% carne – occasionalmente uovo, ricotta o parmigiano, 20% verdure e frutta e, per i cani, 10% cereali). Se tra gli svantaggi si annoverano sicuramente i costi e la praticità di gestione, l’alimentazione casalinga presenta il vantaggio di fornire alimenti freschi, senza conservanti e additivi, e minore incidenza di dermatiti, fenomeni allergici, tartaro, disturbi digestivi, ma deve essere applicata in maniera seria e continuativa. La cucina casalinga deve bilanciare in modo efficace la dieta del pet per evitare squilibri nutrizionali, esempio carenza di taurina nel gatto. È essenziale l’aiuto di un nutrizionista, anche se internet e le librerie possono essere un valido supporto per appetitose (e sane) ricette.
Altro approccio nutrizionale è la dieta BARF (bones and row food), che prevede ossa polpose, carni prevalentemente crude, interiora, frutta e verdure. Il cibo deve essere fresco, non processato industrialmente, senza cereali.
La BARF è spesso soggetta a squilibri e carenze nutrizionali e potrebbe portare a gravi patologie. Il vantaggio principale della dieta BARF è che si tratta del regime alimentare più simile a quello che gli animali mangerebbero in natura.
Se gli studi più recenti hanno confermato che cani e gatto, nati predatori, hanno un patrimonio enzimatico tale da consentire una dieta quasi esclusivamente a base di proteine derivavate dalla carne, grassi e priva di cereali e latticini. Nella cosiddetta paleo dieta un minimo apporto di carboidrati è assicurato da frutta e verdura fresca. Vengono aggiunti opportuni integratori (erbe, spezie, miele integrale…) per assicurare un’adeguata quota di calcio e altri sali. La paleo è una dieta naturale, facile da mettere in pratica, completa e ben tollerata. Questo tipo di alimentazione, fornisce tutti gli elementi nutritivi indispensabili al cane o al gatto, ma deve essere preparata da un esperto veterinario nutrizionista.
L’ultima e più estrema frontiera è la dieta vegam. Esistono crocchette che sostituiscono le proteine della carne con quelle dei legumi. Per il resto sono simili a quelle tradizionali e contengono adeguati integratori. Sono molto curate nei valori nutrizionali ed equilibrate ma potrebbero non essere ben assimilate soprattutto dai gatti. Il gatto infatti, la contrario del cane, non è onnivoro, ma è un carnivoro obbligato, incapace di digerire e metabolizzare efficacemente i vegetali. L’organismo felino non gode della presenza di amido, fruttosio e fibre. I felini assumono glucidi, esclusivamente sotto forma di glicogeno, dai muscoli è dal fegato delle prede. La fisiologia del gatto impone una ben precisa composizione proteica, diversa da cereali, legumi, semi oleosi, frutta e ortaggi, per non andare incontro a gravissimi deficit nutrizionali.
Per il benessere del cane è del gatto è quindi fondamentale assicurare loro un’alimentazione consona all’età e allo stato di salute. Un cucciolo o un gattino ha orari dei pasti ed esigenze nutrizionali completamente diverse da un animale adulto, sterilizzato o anziano. Un gatto ha bisogni alimentari diversi dal cane e non può mangiare le stesse cose per non andare incontro a gravissimi problemi. Solo in questo modo il nostro amico avrà a disposizione tutte le proteine, i grassi e i carboidrati, così come le sostanze nutritive, le vitamine e i minerali necessari per una vita sana ed il più lunga possibile. Una corretta alimentazione è costituita proprio da questi elementi essenziali e può aiutare a prevenire i più comuni di salute. Un cibo di ottima qualità tuttavia non basta: per uno stile di vita ideale, il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di sfogare l’energia acquisita attraverso il movimento ed il gioco. La vita, troppo spesso sedentaria degli animali domestici, associata all’alimentazione troppo calorica, può condurre alle cosiddette “malattie della civiltà” tra cui diabete, sovrappeso e intolleranze. Proprio come accade a noi umani.